Ma il vero inizio dell'anno, di quello astronomico legato al ciclo del sole, è il giorno del solstizio d'inverno, che cade introno al 21 dicembre.
E' il giorno del "sol invctus", cioè del sole invincibile che dopo aver ceduto ogni giorno minuti al buio, ricomincia la sua cavalcata vittoriosa verso la luce.
E' un momento di rinascita, per il sole, per la natura e per l'uomo antico.
I celti ed il solstizio
Una delle costruzione più famose legate al solstizio d'inverno è Newgrange (sito in inglese) che risale ad epoche remote, prima ancora che la cultura celtica raggiungesse il suo culmine. Come per i dolmen ed i menhir, spesso attribuiti alle capacità dei druidi, anche in questo caso è molto più probabile che siano state civiltà preceltiche a costruire questi monumenti, ma i celti sicuramente ne avevano capito la particolarità.Chi ha costruito Newgrange sapeva bene allineare secondo il ciclo del sole, per cui al solstizio d'inverno la luce entra nell'apertura ed illumina interamente l'interno.
Anche in Italia, nel nostro piccolo, in provincia di Cuneo, a Braglia nel Moregalese, possiamo assistere ad un fenomeno simile, legato all'ipogeo del sole.
Per i celti il solstizio d'inverno era una delle feste più importanti dell'anno, la festa di Yule.
Per approfondire Yule leggi: Yule, la festa celtica del solstizio d'inverno
Come festeggiare
il vischio, pianta simbolo di Yule |
Ci sono riti che potremmo definire esoterici (vedi ad esempio qui) onestamente tutti da verificare.
E' certo che i riti celtici prevedevano sempre il contatto con la natura, ad esempio veniva onorato il vischio.
I cristiani festeggiano il solstizio con la nascita del Salvatore (anche se mancano 4 giorni a natale) ma in sostanza il parallelo tra Yule e Natale è noto.
Per approfondire questi aspetti leggi anche: Vivere il "natale" celtico
In ogni caso, il solstizio d'inverno è una festa celebrata da tutti... per cui il mio più caloroso augurio di buon solstizio, o Yule o Natale, scegliete voi.
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